Glossario - Le parole per l'architettura dell'ambiente

A cura dell'Arch. Maria Letizia Mancuso

Arredo urbano (arch. Lamberto Santoni)

Possiamo definire l'arredo urbano, come insieme di attrezzature ed elementi che in scala maggiore o minore, dal ponte alla macchina, concorrono a definire e qualificare lo spazio urbano inteso come spazio di relazione. Un termine che a noi architetti piace poco in quanto si porta dietro gli equivoci di una cultura passatista che ignora e non ha mai chiarito la differenza tra lo spazio interno di un edificio e lo spazio esterno di uno scenario urbano difficilmente catalogabile. Ritengo quindi che l'arredo urbano è una componente del più ampio tema del PAESAGGIO URBANO E DELLA SCENA URBANA.

Bellezza

La bellezza é la capacità di rispondere ai richiami dei fatti senza esserne oppressi.

Bene culturale (arch. Calogero Segreto)

Bene mobile o immobile di interesse storico, artistico o scientifico, che viene tutelato dalla legge come patrimonio culturale collettivo.

Cultura (prof. Sandro Donato)

Il termine indica, nel suo significato più ampio, ogni conoscenza umana che si traduce in una trasformazione e umanizzazione dell’ambiente in cui si svolge la nostra vita. Essa non è soltanto, perciò, il cumulo di nozioni che costituiscono l’erudizione individuale, ma anche, e diremmo soprattutto, il lavoro umano in quanto è guidato dall’intelligenza e mira a modificare in meglio le condizioni di vita dei singoli e della collettività. Cultura significa così progresso e civiltà.

Dicotomia

La suddivisione di un concetto in due parti generalmente contrapposte che ne esauriscono l’estensione divisione in due; separazione netta tra due elementi, divaricazione

Dissesto idrogeologico (arch. Mario Piersantelli)

Lo sviluppo agricolo degli ultimi decenni ha provocato una semplificazione del paesaggio agrario attraverso la scomparsa o la forte riduzione di quegli elementi di naturalità o seminaturalità (boschi e macchie, vegetazione ripariale, siepe interpoderali, alberate, alberature stradali) unitamente alla contemporanea e progressiva diminuzione d'importanza delle opere di regimentazione idraulico-agraria e di difesa del suolo (solchi, affossature, ecc.). È qui che ha origine, in parte, il problema del dissesto idrogeologico, di cui il processo erosivo costituisce il primo segnale.

Elemento dell'immagine (dott. Maurizio Fea)

L’ "elemento dell’immagine", in inglese pixel, costituisce l’unità minima al di sotto della quale non si può andare perché tutte le informazioni in essa contenute si fondono al suo interno con il loro valore medio.

Erosione (arch. Mario Piersantelli)

L'erosione è un processo fisico normalmente presente in natura legato alle caratteristiche climatiche, pedologiche (origine, struttura e composizione chimica del suolo), morfologiche e vegetazionali di ciascun ecosistema naturale. L'azione dell'uomo sull'ambiente attuata tramite le proprie attività intensifica i processi erosivi in maniera più o meno marcata. Detto processo è generato dall'azione battente delle gocce di pioggia e dal conseguente ruscellamento superficiale delle acque. La pioggia determina la rottura degli aggregati, il distacco, lo spostamento delle particelle elementari di terreno e la compattazione dello stato superficiale di esso. L'ultimo evento provoca a sua volta il deterioramento della struttura del suolo e la formazione della crosta superficiale con conseguente riduzione dell'immagazzinamento ed infiltrazione dell'acqua e quindi maggiore scorrimento superficiale delle acque meteoriche con peggioramento dell'azione erosiva a danno del luogo.

Filologia (arch. Giuseppe Carta)

Il complesso delle immagini che mirano a riportare un testo alla sua forma originaria (liberandolo da errori e rimaneggiamenti), a interpretarlo,a precisarne (quando vi sono dubbi) l’autore, il periodo e l’ambiente culturale.

Giardino e paesaggio (arch. Adele Ciarrocchi)

Si è spesso tentati di scindere l'argomento per capitoli separati e leggere i due termini, giardino e paesaggio, come elementi differenti nel contenuto, nelle regole compositive, nelle dimensioni, nella complessità delle componenti, e, soprattutto, per la committenza ed i fruitori finali dei temi in argomento. Ma se percorriamo a ritroso l'evoluzione dell'idea di giardino troveremo continui rimandi al paesaggio siano essi di chiusura con l'esterno o di dialogo con l'ambiente circostante. Ugualmente possiamo chiederci quanto di un paesaggio reale o immaginario-simbolico veniva trasferito nel giardino e quanto dell'idea di giardino veniva percepita nella lettura di un paesaggio? Certamente il giardino nasce da spazi utilitaristici legati alla funzione familiare e, soltanto con l'evolversi di situazioni favorevoli ad una crescita culturale, economica e politica, assume spazi e connotazioni ben definiti dove la natura è compartecipe di una distinta volontà progettuale, tesa a creare spazi ricreativi ed estetici, spazi produttivi, spazi volti a rappresentare e consolidare la posizione della committenza, ecc. Ed il paesaggio? Anche lui nasce dall'uso per fini produttivi o di sostentamento da parte dell'uomo e si definisce anche per l'esclusione da una volontà di inserimento dell'uomo, evolvendosi nei suoi quadri come rappresentativi come natura curata, o selvaggia, o desertica, ma sempre legata a scelte decisionali umane caratterizzando luoghi e società.

Morfologia (arch. Pietro Alberto Piazza)

Scienza che studia la forma e la struttura di organismi, corpi, elementi ecc.

Paesaggio (arch. Vittoria Calzolari)

Paesaggio, ricchezza di elementi sia di tipo antropico che di tipo naturale.

La caratteristica é la correlazione, e questo é il tema fondamentale del discorso, che è sempre esistita tra fattori naturali fisici o naturalistici e fattori antropici. Da questa correlazione che aveva spesso delle ragioni di utilità, di stabilità, di convenienza é nato il paesaggio.

Il paesaggio nasce anche da questo tipo di elementi e può essere visto sotto molti punti di vista. Se per esempio prendiamo una carta geologica della zona romana si vede non solo la varietà di forme tra i Castelli Romani, il Tevere, il Lago di Bracciano, il Lago di Vico ecc. , ma anche nelle colorazioni la varietà di tipi di rocce che costituiscono questo territorio; tutte quelle rosse o viola sono rocce vulcaniche, mentre invece quelle blu e verdi sono rocce calcaree, mentre queste gialle sono le sabbie della costa. Quindi un misto di rocce di tipi diversi, con forme di tipo diverso.

Paesaggio agrario (arch. Mario Piersantelli)

II paesaggio agrario, così come ci si presenta, è il risultato dell'azione millenaria dell'uomo a carico dell'ambiente. II tipo di intervento attuato dell'uomo è strettamente legato all'evoluzione dell'agricoltura realizzatasi,quest'ultima, attraverso tappe quali: l'introduzione dei prati di leguminose, le rotazioni, le consociazioni, l'avvicendamento; lo sviluppo e diffusione nel tempo di differenti forme di conduzione dell'azienda agricola (piccola proprietà, latifondo, mezzadria ecc ; la mutata importanza economica del settore agricolo, da settore strategico per la sicurezza dello Stato a garante della tutela ambientale; l'evoluzione degli ordinamenti culturali dipendenti dal tipo di coltivazioni e dalla estensione delle stesse; lo sviluppo tecnologico (meccanizzazione).

Satelliti geostazionari (dott. Maurizio Fea)

si dice di satellite artificiale che descrive la sua orbita in 24 ore, restando perciò sempre in posizione fissa rispetto alla Terra.

Sistema storico ambientale (arch. Vittoria Calzolari)

Ordine sia ecologico che urbanistico della città e del territorio.Parliamo di sistema in quanto ci riferiamo a una correlazione tra i diversi elementi che compongono la situazione ambientale e la situazione storica, elementi che vanno visti nella loro reciproca influenza, nella loro dinamicità, nella loro possibilità di ordine attraverso una situazione di equilibrio.

L'attenzione al sistema ambientale e storico é un qualcosa che non deve nascere a posteriori, cioè come elemento di riorganizzazione tardiva di una situazione ormai disordinata, ma dovrebbe essere un concetto a monte di qualsiasi indagine: prima di un qualsiasi intervento che riguardi sia la città, che un singolo edificio o il rapporto dell' edificio con il contesto, sia il territorio più o meno abitato che naturale, si dovrebbe porre attenzione al tema del sistema storico ambientale.

Tecnocrazia (prof. Giuseppe Albanese)

Sistema politico fondato sulla gestione del potere da parte di esperti e di tecnici delle varie discipline.

Telerilevamento (dott. Maurizio Fea)

Cos’è dunque questo telerilevamento, questo osservare dallo spazio?

Prima di tutto, telerilevamento vuol dire osservare e misurare senza toccare, da lontano ma anche da molto vicino, perché in realtà i nostri sensi e il nostro corpo sono dei sensori di primo ordine.

Questa metodologia, che in inglese si chiama remote sensing, significa proprio "sentire o percepire in modo remoto, senza un vero e proprio contatto", e si considera perciò "telerilevamento" l’osservazione o la misura a distanza, dal momento stesso in cui ci si allontana dall’oggetto osservato fino a distanze grandissime.

Tutto cominciò due secoli fa quando un fotografo si imbarcò su di un pallone aerostatico e fotografò Parigi dall’alto: il 1858 è dunque la data ufficiale del primo telerilevamento dallo spazio.

Oggi il significato di telerilevamento è più completo: vuol dire osservare come facciamo noi dal suolo, osservare dall’aereo, osservare dallo spazio, ma è sempre la stessa metodologia; cambiano le tecniche, gli strumenti, alcuni parametri, ma il metodo è sempre lo stesso.

Territorio (arch. Vittoria Calzolari)

Da una parte vi é l'estrema ricchezza del territorio e dall' altra la sua estrema fragilità legata proprio alla ricchezza e sedimentazione di elementi che possono essere naturali, come le rocce, le acque e la vegetazione, che nella loro varietà costituiscono un sistema potenzialmente molto stabile, ma che per motivi sia di carattere naturale che antropico sono invece soggetti a fortissime possibilità di degrado, o artificiali.

Un’altra delle caratteristiche del territorio italiano è quella della ricchezza di memorie storiche, per la quale si può citare una frase di Cicerone “dovunque camminiamo ci accorgiamo di mettere il piede su una qualche storia”.

Urbanesimo (prof. Giuseppe Gangemi)

Fenomeno demografico per cui si verifica una concentrazione sempre maggiore di popolazione nelle città, dovuta all’immigrazione dalle campagne circostanti o da altre regioni a economia agricola.

Prospettive culturali

L'autore

Arch. Maria Letizia Mancuso

Laureata nel 1974, abilitatasi alla professione e all'insegnamento, si é sempre interessata dei temi connessi alla didattica e alla salvaguardia dell'Architettura contemporanea.

Consigliere dell' Ordine Architetti di Roma e Provincia, delegata ai problemi inerenti ai docenti - architetti, nonché all'integrazione fra il mondo professionale ed il mondo della scuola, fondatore e Presidente del Centro Studi, membro della Commissione "Scuola" del CNAPPC, membro del Comitato Paritetico MIUR - CNAPPC.