La bioarchitettura

A cura dell'Arch. Alessandra Zarfati

“...Quando avrete inquinato l’ultimo fiume e avrete preso l’ultimo pesce, quando avrete abbattuto l’ultimo albero, allora e solo allora vi renderete conto che non potete mangiare tutto il denaro che avrete ammucchiato nelle vostre banche...”

da Sakonkwenonkwas, Messaggio di una donna indiana ai capi delle nazioni occidentali.

La ecocompatibilità del Costruire

Il comparto edilizio, dopo il settore dei trasporti, è quello che assorbe la quota maggiore di energia, e che quindi, con l’emissione di gas climalteranti in atmosfera, è il secondo responsabile dell’inquinamento. Costruire, recuperare e gestire con modalità sostenibile, per quanto attiene i consumi e le modalità costruttive, con bilancio ecologico positivo, significa integrare l’architettura con il contesto ambientale, tenendo conto delle risorse naturali.

In sintesi va posta attenzione nel:

  • contenere la produzione di carichi inquinanti
  • ridurre i consumi di energia ed acqua
  • realizzare ambienti esterni ed interni confortevoli per clima, illuminazione ed acustica
Thomas Herzog: Congress Hotel, Linz
Georg W. Reinberg: Insediamento residenziale, 1999/2000 Gneis-Moos (nei pressi di Salisburgo)

Già Vitruvio e L.B. Alberti codificavano l’arte del buon costruire indicando come elementi significativi la natura del sito, la sua orografia, la presenza di fonti idriche, il rapporto con i venti, il soleggiamento ecc.

Con quali modalità attuare questi presupposti?

  • Scegliere la dislocazione adatta (da un punto di vista urbanistico e climatico)
  • Adottare la corretta tipologia architettonica
  • Utilizzare materiali edili biocompatibili
  • Sfruttare le energie rinnovabili

La scelta del sito più adatto e della corretta tipologia architettonica

  • assicurare sempre a tutti gli edifici il diritto al soleggiamento ed alla ventilazione
  • prendere in considerazione i parametri climatici locali, che incidono sulla dislocazione dell’edificio, sulla sua forma, sulle scelte tipologiche e dei materiali
  • considerare l’edificio come un organismo vivente, in rapporto con la variabilità delle stagioni, con i fattori meteorologici e con le caratteristiche fisiche del luogo
  • sfruttare il variare dei cicli stagionali e delle ore del giorno e della notte
  • riappropriarsi delle conoscenze proprie dell’architettura del passato, quando era necessario costruire adattandosi alle condizioni climatiche, non potendo disporre della tecnologia impiantistica di condizionamento
  • non alterare nel recupero delle costruzioni esistenti un equilibrio spesso preesistente

L'utilizzo di materiali edili bio-compatibili

  • privilegiare i materiali e le sapienze costruttive proprie della tradizione e locali
  • utilizzare materiali che non emettano sostanze nocive e radioattività
  • utilizzare materiali che non producano inquinamento durante la produzione e lo smaltimento
  • considerare la spesa energetica necessaria alla produzione ed allo smaltimento
Mario Cucinella: Edificio Direzionale - iGuzzini Illuminazione - 1995-1997 Recanati, Italia
Samyn & Partners: Stazione dei Vigili del Fuoco-1998-2000 Houten, Olanda

Lo sfruttamento delle energie rinnovabili

  • Riscoprire la possibiltà di riscaldare con il sole e raffrescare con il vento, di ombreggiare con il verde e raffrescare con l’acqua, di schermare i venti freddi
  • Utilizzare le proprietà che hanno alcuni materiali di accumulare energia e di isolare
  • produrre con pannelli solari e fotovoltaici acqua calda ed energia elettrica nel luogo di consumo,
  • sfruttare e canalizzare l’illuminazione naturale

Prospettive culturali

L'autore

Arch. Alessandra Zarfati

Specializzata in risparmio energetico e bioedilizia. Ha assolto incarichi di progettazione urbanistica e architettonica applicando criteri di bioclimatica, uso di energie rinnovabili e bioedilizia.

Le fonti

  • Piccola bibliografia di riferimento:
    • Uwe Wienke, Manuale di Bioedilizia, DEI Tipografia Genio Civile
    • C. Benedetti, Manuale di Architettura Bioclimatica, Maggioli Editore
    • M. Sala, L. Ceccherini Nelli, Tecnologie solari, Firenze 1993,Alinea Editrice
    • F. Cabrini (a cura di), Progetti ecologici di architettura, Padova 1993,Edicom Edizioni
    • Butera F. M., Architettura e Ambiente: Manuale per il controllo della qualità termica luminosa ed acustica degli edifici, Milano 1995
    • E. Rigamonti, Il riciclo dei materiali in edilizia, Rimini 1996, Maggioli Editore
    • S. Omodeo – SALE’, Verde aureo dell’Architettura, Rimini 1997, Maggioli Editore
    • M. Grosso, Il raffrescamento passivo degli edifici, Rimini 1997, Maggioli Editore
    • A. Rogora, Luce naturale e progetto, Rimini 1997, Maggioli Editore
    • R. Rogers, Città per un piccolo pianeta, 1997, Erid’A/Kappa
    • G. Allen, M. Moro, L. Burro (a cura di), Repertorio dei materiali per la bioedilizia, 2001, Maggioli Editore
  • Le immagini sono tratte da: