Il Mediterraneo -
La colonizzazione greca

A cura del Prof. Arch. Renata Bizzotto
Con la collaborazione dell'Arch. Maria Letizia Mancuso

Per l'Italia è storicamente documentato l'iniziale prevalere dei Greci sulle frammentate popolazioni autoctone. La prima colonia della Magna Grecia risulta essere infatti Pithekoussai, fondata nell'isola d'Ischia. (VIII secolo a. C.) ad opera di una piccola comunità di greci provenienti da Eretria e Calcide, cittadina divenuta presto famosa per la lavorazione della terracotta. Nel museo archeologico dell'isola è conservata la famosa "coppa di Nestore" la Kotyle rodia, risalente al 725 a. C. recante la più antica iscrizione in versi, che rivela i processi di diffusione della scrittura greca nel mondo antico e della sua cultura. Gli approdi più logici e naturali per i popoli ellenici furono le coste ioniche dell'Apulia e della Sicilia. In particolare l'ampio golfo di Taranto con il mar Grande, protetto dalle isole Cheradi ed il canale che immette nelle due ampie insenature del Mar Piccolo favorirono uno tra i più vivaci focolai di cultura greca.

La tradizione letteraria ci ha conservato il ricordo di numerose colonie greche sorte tra la fine dell'VIII e durante il VII secolo a. C., lungo quest'arco di terra (Taris, Siris, Satyrion, Metaponto, Heraclea) e certamente sul finire del V secolo a. C. l'area del golfo era dominata dalle colonie di Gallipoli, Taranto, Metaponto e Heraclea, Sybaris, Kroton.

Il golfo di Taranto e le coste siciliane con le fiorenti colonie elleniche della Magna Grecia
Taormina: teatro greco

Altrettanto ricche e numerose erano le colonie sorte sulla costa della Sicilia orientale (Zankle, Catane, Leontinoi, Megera, Siracusa e Taormina) o sulla costa meridionale dell'isola (Camarina, Gela, Agrigento, Minoa e Selinunte).

Siracusa: il teatro greco
Agrigento: la "Concordia" nel suo splendido isolamento

Le colonie come Metaponto ed Heraclea raddoppiarono quasi, a pochi anni dalla fondazione la loro estensione. I Greci imposero la loro cultura raffinata, la loro architettura, le loro abitudini. Le importazioni dalla Grecia non restano, infatti, nelle colonie della costa, ma penetrano attraverso le grandi vallate dei cinque fiumi che sfociano nel golfo tarantino, (Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni) nelle terre ancora occupate dalle popolazioni italiche.

È proprio con questi scambi commerciali tra Greci e Italici che si creano osmosi e trasformazioni reciproche: i ritrovamenti di vasi arcaici di Pisticci, di Ferrandina, di Montescaglioso, di Melfi, di sicura importazione o di produzione metapontina sono la prova della penetrazione dei greci e dell'assimilazione delle popolazioni locali. La colonizzazione greca investì quindi anche la costa tirrenica, fino a Paestum e Neapolis e penetrò nella Sicilia, sia attraverso le sue coste, egea e africana, sia attraverso lo stretto fra Scilla e Cariddi (4 km. nel punto più vicino) cesura e ponte fra Calabria e Sicilia, passaggio mitico ed obbligato dei naviganti. Ben si addice il nome di Magna Grecia attribuito all'Italia Meridionale in quanto lo sviluppo delle colonie greche, malgrado il loro perpetuo antagonismo, superò in estensione e floridezza la madrepatria.

Proposte didattiche

Approfondimenti

L'autore

Prof. Arch. Renata Bizzotto

Docente di “Rilievo dell’Architettura” presso la facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Consigliere Nazionale del CNAPPC dal 1997 e presidente del Dipartimento ”Formazione e Ricerca scientifica”. Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma dal 1994 al 1997. Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Acquario Romano s.r.l.

Saggi:

Disegno e Progettazione - in collaborazione - Dedalo libri ed. Bari 1967

Lo studio professionale di progettazione - in collaborazione - NIS ed. Roma 1984

Vani e infissi - Edizioni Kappa. Roma 2000

Le Porte di Roma: San Sebastiano, San Paolo, Tiburtina - Edizioni Kappa. Roma 2001

L’Ospedale di S.Spirito - Edizioni Kappa. Roma 2001
Hanno collaborato:

Filippo Lauri, Filippo Giordano, Elisa Manconi, Francesco Moles, Giovanni Nusca, Marco D'Onofrio, Luca Piccioni, Alessandro Anzini.