Il Curatore delle Acque
Fu vanto dei Romani e dei vari "curatores aquarum" l'aver affrontato e risolto grandiosamente il problema dell'approvvigionamento idrico della città attraverso la costruzione degli acquedotti.
Sparsi per tutto il mondo antico, in Spagna, in Francia, in Germania, in Grecia, in Asia Minore, in Africa, si elevano ancora oggi circa duecento acquedotti costruiti dai Romani conquistatori.
La grande invenzione dell' arco (appresa dagli Etruschi) permise la costruzione di lunghissime campate per sostenere le condutture.
I Romani preferirono quasi sempre il sistema ad archi per comodità ed economia: infatti disponevano in abbondanza e a buon mercato di travertino, mattoni e cemento mentre le tubature metalliche sarebbero riuscite costose e malsicure.
Proposte didattiche
- Il Mediterraneo
Prof. Arch. Renata Bizzotto - Gli acquedotti di Roma
Prof. Arch. Renata Bizzotto - Le terme di Roma
Arch. Maria Letizia Mancuso - L'acqua e Roma
Arch. Maria Letizia Mancuso
Approfondimenti
- Piante descrittive dello sviluppo dell'Urbe
- Il Tevere
- Gli acquedotti fuori dall'Italia
- Il curatore delle acque
- Sesto Giulio Frontino
- Vedute rinascimentali e barocche degli acquedotti
- Bibliografia e fonti delle immagini
L'autore
Docente di “Rilievo dell’Architettura” presso la facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Consigliere Nazionale del CNAPPC dal 1997 e presidente del Dipartimento ”Formazione e Ricerca scientifica”. Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma dal 1994 al 1997. Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Acquario Romano s.r.l.
Saggi:
Disegno e Progettazione - in collaborazione - Dedalo libri ed. Bari 1967
Lo studio professionale di progettazione - in collaborazione - NIS ed. Roma 1984
Vani e infissi - Edizioni Kappa. Roma 2000
Le Porte di Roma: San Sebastiano, San Paolo, Tiburtina - Edizioni Kappa. Roma 2001
L’Ospedale di S.Spirito - Edizioni Kappa. Roma 2001
Filippo Lauri, Filippo Giordano, Elisa Manconi, Francesco Moles, Giovanni Nusca, Marco D'Onofrio, Luca Piccioni, Alessandro Anzini.