Sesto Giulio Frontino

Note di approfondimento

Gran parte delle notizie che abbiamo sugli acquedotti romani le dobbiamo a Sesto Giulio Frontino,curator aquarum durante il regno di Nerva (intorno al 90-100 d.C.).

La sua opera, "De aquaeductu Urbis Romae" è una preziosissima miniera di informazioni sull'edilizia idraulica a Roma.

Da Frontino sappiamo i percorsi degli acquedotti, i nomi dei costruttori, l'acqua trasportata, l'ubicazione delle sorgenti, il tipo di struttura muraria ed ogni altro tipo di informazione correlata con la realizzazione di queste opere.

Dalla prosa ricca di tecnicismi di Frontino traspare la consapevolezza e l'orgoglio che porta lo scrittore, cives romanus, a compiacersi della mole degli acquedotti, sostenuti per chilometri da imponenti arcate, e a sorridere, con un certo disprezzo, delle piramidi egiziane e dei templi greci, opere famose ma inutili.

Gli acquedotti rappresentarono il punto di arrivo della capacità tecnologica e costruttiva dei Romani; in tutto l'Impero tuttora si possono ammirare imponenti resti (basti pensare a Segovia o al Pont de Gard, in Provenza).

Proposte didattiche

Approfondimenti

L'autore

Prof. Arch. Renata Bizzotto

Docente di “Rilievo dell’Architettura” presso la facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Consigliere Nazionale del CNAPPC dal 1997 e presidente del Dipartimento ”Formazione e Ricerca scientifica”. Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma dal 1994 al 1997. Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Acquario Romano s.r.l.

Saggi:

Disegno e Progettazione - in collaborazione - Dedalo libri ed. Bari 1967

Lo studio professionale di progettazione - in collaborazione - NIS ed. Roma 1984

Vani e infissi - Edizioni Kappa. Roma 2000

Le Porte di Roma: San Sebastiano, San Paolo, Tiburtina - Edizioni Kappa. Roma 2001

L’Ospedale di S.Spirito - Edizioni Kappa. Roma 2001
Hanno collaborato:

Filippo Lauri, Filippo Giordano, Elisa Manconi, Francesco Moles, Giovanni Nusca, Marco D'Onofrio, Luca Piccioni, Alessandro Anzini.