Le terme di Diocleziano

A cura dell'Arch. Maria Letizia Mancuso

La facciata della chiesa di S. Maria degli Angeli, in piazza della Repubblica é l'esedra di una delle sale delle Terme di Diocleziano, le più grandiose di Roma la cui costruzione avvenne tra il 298 ed il 306 d.C.; la planimetria, in cui le terme sono sovrapposte all'attuale reticolo viario, mostra la dimensione delle stesse, tale da poter ospitare fino a tremila persone contemporaneamente.

Ricostruzione in scala delle terme di Diocleziano
Il complesso delle terme di Diocleziano in una stampa del XIX secolo
Planimetria delle terme di Diocleziano
La facciata della chiesa di S. Maria degli Angeli è l'esedra di una delle sale delle terme

"Tra le zone più densamente abitate e popolari di Roma erano i quartieri compresi tra Esquilino, Quirinale e Viminale. Le Terme di Diocleziano, le più grandi mai costruite in Roma, furono collocate al margine settentrionale di questa zona, mentre quelle di Traiano sono sul lato opposto, meridionale. E' assai curioso osservare come i tre più grandi stabilimenti termali (con le Terme di Caracalla) si dispongano lungo un asse quasi perfettamente orientato nord-sud, e a distanze quasi uguali."

Filippo Coarelli - Guide Archeologiche Laterza - "ROMA"

Fatte edificare da Diocleziano, sono state nel corso dei secoli in parte depredate ma anche riutilizzate per cui molti degli ambienti originali sono tuttora usati anche se con funzioni differenti dalle iniziali.

Si accennava prima alla chiesa di S. Maria degli Angeli, che ne ha occupato la parte centrale, ma anche il Museo Nazionale Romano é un riuso di parte di suoi locali, così come la chiesa di San Bernardo che occupa uno dei due spazi circolari del perimetro esterno ed il Planetario. Resti delle murature delle Terme sono poi visibili in varie parti della zona circostante piazza della Repubblica.

"Su queste terme esistono numerosissime pubblicazioni, noi ci limitiamo a riportare parte della descrizione che ne fa Filippo Coarelli, soffermandoci a ricordare che, prima delle costruzioni dell'edificio termale, la zona era già ampiamente abitata e per far posto al nuovo edificio furono demoliti o inglobati, come avveniva sempre in questi casi, numerosi edifici preesistenti.

"Nella piazza dei Cinquecento, compresa tra le Terme di Diocleziano e la Stazione; Termini, scavi occasionali avvenuti in varie occasioni - tra il secolo scorso e il 1950 - hanno permesso di rilevare un intero quartiere, del quale oggi più nulla è visibile. Esso comprendeva, tra l'altro, un notevole edificio termale del IV sec. d. C. (mosaici strappati da questi edifici sono ora esposti nei sottopassaggi tra la stazione e la Metropolitana). Una enorme quantità di strutture e di materiali antichi fu scoperta a partire dal 1861, quando, per la costruzione della vecchia stazione, fu demolito il cosiddetto Monte della Giustizia, una collinetta artificiale di circa 15 m, formatasi nel Medioevo nel punto dove sono i resti della Porta Viminale. Oltre vari tratti delle Mura Serviane, fu allora scoperto un castello di divisione di età repubblicana (il cosiddetto ”bottino”): un piccolo edificio circolare in pietra gabina e travertino, del diametro di m 3,05, con due fori nel lato nord, destinati alla fuoriuscita delle fistule. E' probabile che il castello fosse in rapporto con gli acquedotti della Marcia, della Tepula e della Giulia. Sul lato opposto della piazza, per la costruzione dell'ex Istituto Massimo (angolo tra largo di Villa Peretti e piazza dei Cinquecento) furono scoperti in situ, nel 1883, due cippi di travertino con iscrizioni che indicano in questo luogo il limite degli Horti Lolliani, appartenuti a Lollia Paulina la rivale di Agrippina, e che, dopo la disgrazia della prima, passarono al demanio imperiale sotto Claudio, nel 49 d. C."

Filippo Coarelli - Guide Archeologiche Laterza - "ROMA"

Proposte didattiche

Approfondimenti

L'autore

Arch. Maria Letizia Mancuso

Laureata nel 1974, abilitatasi alla professione e all'insegnamento, si é sempre interessata dei temi connessi alla didattica e alla salvaguardia dell'Architettura contemporanea.

Consigliere dell' Ordine Architetti di Roma e Provincia, delegata ai problemi inerenti ai docenti - architetti, nonché all'integrazione fra il mondo professionale ed il mondo della scuola, fondatore e Presidente del Centro Studi, membro della Commissione "Scuola" del CNAPPC, membro del Comitato Paritetico MIUR - CNAPPC.