Le terme Eleniane

A cura dell'Arch. Maria Letizia Mancuso
Pianta e localizzazione delle terme Eleniane
Base con dedica a Elena, madre di Costantino, rinvenuto ai tempi di Sisto V nella vigna di S. Croce

Inserite in un monumentale complesso edilizio, una villa imperiale della tarda età Severiana, sede forse di Giulia Domna moglie di Settimio Severo e successivamente residenza di Elena, madre di Costantino, che ne curò il restauro, erano visibili fino alla fine del XVI secolo nella zona compresa tra Porta Maggiore e la Basilica di Santa Croce.

"...Tutti questi edifici, l'Anfiteatro Castrense, l'aula della basilica e le costruzioni vicine, il grande corridoio, il circo, e probabilmente anche le Terme Eleniane facevano parte di un unico complesso, certamente una villa imperiale, la cui costruzione fu avviata da Settimio Severo, e terminata probabilmente da Elagabalo. Sappiamo da un passo del tardo biografo di questo imperatore che egli soleva recarsi spesso nei giardini ad Spei Veteris, dove si svolgevano corse di carri, certamente nel circo Variano. L'identificazione di questi giardini con il Palazzo Sessoriano é evidente. Più oscuro il nome Sessorium, forse derivato da sedeo: quindi "soggiorno". La villa fu certamente decurtata di alcune sue parti dalla costruzione delle Mura Aureliane, il cui ampio giro in questo punto sembra avere l'unico scopo di includerla nella città. All'inizio del IV secolo essa é sempre in proprietà imperiale, dal momento che viene scelta come abitazione da Elena, la madre di Costantino, che vi compie importanti restauri e aggiunte."

Filippo Coarelli - Guide Archeologiche Laterza - "ROMA"

Collocate in prossimità dello sdoppiamento dell'Acquedotto Claudio, venivano con tutta probabilità alimentate dallo stesso.
Sisto V le ricoprì per la costruzione della via Felice (attualmente via di Santa Croce e via Conte Verde) che doveva collegare la Basilica di Santa Maria Maggiore - fulcro e centro della Roma Sistina - a quella di Santa Croce.

La pianta ci è stata tramandata da disegni rinascimentali.

Con la costruzione del quartiere Esquilino quanto rimasto fu inglobato negli edifici: nello spazio antistante uno di essi sono ancora visibili dodici concamerazioni, resti della cisterna di alimentazione.

Proposte didattiche

Approfondimenti

L'autore

Arch. Maria Letizia Mancuso

Laureata nel 1974, abilitatasi alla professione e all'insegnamento, si é sempre interessata dei temi connessi alla didattica e alla salvaguardia dell'Architettura contemporanea.

Consigliere dell' Ordine Architetti di Roma e Provincia, delegata ai problemi inerenti ai docenti - architetti, nonché all'integrazione fra il mondo professionale ed il mondo della scuola, fondatore e Presidente del Centro Studi, membro della Commissione "Scuola" del CNAPPC, membro del Comitato Paritetico MIUR - CNAPPC.